2.2.16

Di libri, meditazione, abitudini e ricompense


Quest'anno invece di scrivere i buoni propositi per il 2016 il 31 dicembre o giù di lì, ho deciso di prendermi un periodo di silenzio stampa e disintossicazione da facebook, blog e affini.

Ironicamente è successo quando, comprando un nuovo cavo per l'ipad che pensavo fosse ormai moribondo per il troppo uso, ho scoperto che era proprio il cavo (comprato originale al negozio!!!!) ad essere scassato, il mio amato iPADDO invece era bello pimpante e contento di questa nuova scarica di energia, dopo un anno intero che ci metteva più di 15 ore a caricarsi.

Dopo NON essere riuscita a leggere 39 libri lo scorso anno come mi ero ripromessa (goodreads challenge), avendo trovato parecchi epub di libri che mi ero segnata di voler leggere, ho passato un mese di gennaio in fase topo di biblioteca.

A differenza della me lettrice del passato - leggevo fondamentalmente romanzi a casaccio che trovavo a Roma comprati da mia madre o bookcrossing o biblioteca - e dopo la delusione di aver sprecato 3-4 ore a leggere 2 romanzi davvero terribili (perché io non ce la faccio a cominciare un libro e non finirlo), ho deciso di cambiare genere e di darmi ai libri di self-development e ai saggi di psicologia e scienze sociali.

Da anni - dopo averne trovato un capitolo gratis online - volevo leggere Stuffocation (di James Wallman), perché in linea con il mio minimalismo. Lo immaginavo scritto in chiave psicologica, quindi all'inizio ritrovarmi immersa nella storia del capitalismo è stato un po' uno shock, ma alla fine mi è sembrato davvero interessante. Lo consiglio se vi sentite sommersi dalle cose!

E da lì sono passata a The power of Habit (Charles Duhigg) e The Willpower Instinct (Kelly Mc Gonigal), che non c'entrano un bel niente con i temi del precedente, ma che potrei azzardarmi a confessare, stanno significando una svolta nella mia vita. 
E così, forte dei trucchi appresi, ho un po' rivoluzionato le mie giornate.

Basta facebook (nel senso tradizionale del suo uso, cioè impicciarmi della vita degli altri e passare ore e ore su gruppi vari), basta serie TV (eccetto magari 20 minuti a pranzo), basta computer acceso di sera 1, 2, 3 ore prima di andare a dormire.

Benvenuti libri, libri, libri (ne ho circa una 15 in attesa e ogni giorno ne trovo altri che mi interessano, basta letture a casaccio - ora porto sempre l'ipad con me così leggo nei momenti vuoti) e, incredibilmente, benvenuta meditazione.

Ora, forse leggendomi avrete capito che io sono una persona leggermente iperattiva. Finora ero abituata al multitasking, a non poter stare ferma, a dover fare 2-3-4 cose contemporaneamente. Meditazione io? Ma che siamo matti? Quando anni fa avevo provato a fare tai-chi avrei ammazzato l'istruttore a fine lezione. E invece, su uno di questi libri che ho letto, ho trovato il metodo per meditare anche io! (credo che ognuno debba trovare il suo, non c'è un trucco magico per riuscirci)

Cominciato con 2 minuti, ora arrivo a 15-20. Uso un'applicazione che si chiama CALM, che durante il giorno mi serve per frenare la follia imposta da altri (al lavoro per esempio) e ricordarmi chi sono e cosa voglio, e di sera mi serve per addormentarmi. Ebbene sì, mi autoipnotizzo e mi addormento in 10 minuti (e prima ci mettevo un'ora a volte!). Provate!

Insomma, gennaio è stato il mese dei libri e della meditazione. 
E anche delle flessioni mattutine, perché nel libro sulle abitudini e in quello sulla forza di volontà si dice come creare un'abitudine e farla diventare naturale. Ho provato con le flessioni - e con non mangiare tutta la cioccolata che avevo ricevuto a Natale di botto! - e ha funzionato. 

Dunque vi consiglio questi due libri se avete l'impressione di perdere tempo, di non poter superare un problema che avete da tempo, di non sapervi organizzare, di non sapere come uscire da un circolo vizioso. E prendete appunti. Io li ho letti abbastanza velocemente, ora li rileggerò tranquillamente per focalizzare meglio. (a questo proposito ho letto anche Focus di Leo Babauta, ne trovate una versione gratis sul suo sito http://zenhabits.net/focus-book/)

E dopo aver fatto tutto questo gennaio è stato anche il mese della ricompensa: Glasgow.


Sulla Scozia potrei scrivere milioni di cose, e su Glasgow in particolare tantissimi dettagli ed emozioni. Non sarebbero certo le tipiche dritte di viaggio, dato che per me tornarci è tornare nella casa del mio cuore. E Glasgow lo sa e mi premia frenando la pioggia e la neve annunciate e regalandomi due giorni di passeggiare, di chiacchiere, di cibo vegano, di qualcosa di vecchio e qualcosa di nuovo, di incontri, di nuove idee e progetti.

Ecco, un viaggetto al mese sarebbe una bella abitudine da avere, no?