4.8.15

I colori di Madrid

L'hotel di Madrid l'ho scelto io a casaccio, dopo tanto couchsurfing mi pare pure strano non sapere chi sarà che mi ospita.

Non so neppure in che quartiere è, a Madrid ci sono stata 4 volte, ma non ci conosciamo bene, finora questa capitale non mi ha convinta.

1) 1998: di passaggio verso il nord, dove andavo come volontaria, sosta di cui ricordo solo la stazione e un caldo infernale nelle Dr Martens perenni.
2) 1999, reduce da 4 mesi di erasmus, i madrileni parlano troppo lenti rispetto ai murciani e abituata alle temperature del sud a dicembre io gelo.
3) 2008, gay pride. Ma mica lo sapevamo. Ci arrivo per fare delle robe burocratiche, ci ritroviamo a Chueca imbandierata d'amore.
4) 2009, altra burocrazia, questa volta con mamma e papà. 15 volte a fare il giro col bus turistico rosso e cena al Museo del Jamón (ristorante coi prosciutti appesi) a rischio di svenimento.

Poi questa volta Lavapiés. Che ho già sentito parlare di questo quartiere in TV - quando ancora ce l'avevo - , ma che dicevano, boh?

Comincio a ricordare quando il proprietario marocchino della minipensione che ci accoglie ci segna sulla cartina questo e quello.
Lavapiés, il quartiere melting-pot per eccellenza.

Ma non il finto-hippy-chic che odio.
No, questa è multiculturalità alle stelle, i negozietti cinesi, la strada dei ristoranti indiani coi camerieri all'assalto, le mille frutterie pakistane, i tatuatoni, il ristorante vegano anarchico-queer, i cani, la gente che beve birra appoggiata ai secchi, tanti giardinetti con TANTI bambini, quelli che mi offrono hashish perché porto i miei pantaloni giullareschi e il marsupio e il miglior modo di pettinarsi è col vento.
Per strada di notte c'è rumore e io, figlia dei mercati generali di Roma Ostiense, mi addormento cullata dagli strilli degli ubriachi.

Lavapiés è il Rastro, cugino di porta portese romana, è giovincelli che alle 10 di mattina di domenica si stanno facendo la prima birra, perché ancora non sono andati a letto dalla sera prima.
È bar coi tavoli all'aperto stracolmi, disordine un po' zozzone, stradine piccole in salita verso il centro, che è vicino ma come se fosse un altro mondo. 

Un mondo che non mi piace, perché è pieno di turisti,  e ZaraH&MStarbucks e io rifuggo l'omologazione e le catene, me ne torno a Lavapiés, che pure che non bevo, non fumo e non dico parolacce quello che cerco è calore ... e colore.






10 comments:

  1. La mia cosa preferita di Madrid sono i musei, ma anche Lavapiès mi era piaciuto molto!

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    1. Io avevo voglia di stare per strada, nessun museo, solo gente ...

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  2. Perfetto, me lo segno per quando devo andare a Madrid per lavoro quest'autunno... :D

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    1. La pensione dove siamo stati si chiama CH Prada, fermata metro Tirso de Molina.

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  3. Io adoro Madrid!! Son stata due volte, nel 2007 e nel 2014. É per me la vera Spagna, quella che cerco e trovo poco dove ho vissuto. Barcelona sará anche bella, ma troppo internazionale. Madrid é Spagna!! E Málaga, beh quella é Andalucía, hahaha

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    1. In realtà poi Lavapiés è 80% stranieri (ma non hippy chic), uno strano miscuglio fra España castiza e 'terzo mondo' ... Un connubio che funziona!

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  4. Io a Madrid ci sono stata tanti, troppi anni fa in gita scolastica e, all'epoca, non mi disse chissà che. Anche io e le mie compagne di classe ci siamo avventurate per Lavapiés per un concerto ska ma era sera e il fantastico e colorato ambiente che descrivi tu ce lo siamo perso.

    Concordo in pieno con il fuggire a gambe levate dal turismo da high street, quello che rende uguali le città di tutte le latitudini. Specie oltremanica, i centri delle città sono tutti uguali, fatti con lo stampino eccetto rare eccezioni :(

    Ti aspetto presto a Glasgow, porta i wellies e l'impermeabile che quest'anno abbiamo un'estate decisamente scozzese :)

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    1. Credo che Lavapiés sia cambiato parecchio negli ultimi anni con le nuove ondate di immigrati, mi sembra un quartiere in evoluzione, non so se potrei viverci, maavevo bisogno di un po' di varietà culturale, che Murcia è piattume ...

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  5. Non so se riuscirei a soggiornarvi...ma il tuo racconto ha sicuramente abbellito il quartiere!

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  6. L'ultimo dipinto della mia bucket list è a Madrid, mi ricorderò di questo quartiere, sperando che si sia ancora quando ci arrivo io, visto le mie tempistiche di viaggiatrice odierne

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